La barca dondola al ritmo pacato delle onde che s'infrangono sulla roccia. L'uomo che mi ha accompagnato fino a qua non ha detto una parola, solo un gesto nervoso con la testa. L'entrata della grotta, che a me riporta l'immagine fanciulla del pescecane di Pinocchio, è pronta ad inghiottirmi.
Deglutisco mentre a colpi di remi entriamo fino a giungere ad un punto dove la terraferma mi dà l'opportunità di non dondolare più. La roccia millenaria asseconda i miei passi, mi volto per chiedere al barcaiolo se può prestarmi una torcia ma non c'è più, svanito nel nulla, sempre che sia mai esistito.
Una fioca luce proviene dal fondo della caverna, una musica ancestrale accarezza le pareti di pietra oppure è solo la mia immaginazione. Mi avvicino alla fonte luminosa con la titubanza di chi ha la sensazione di essere in un sogno ma non riesce a svegliarsi. La sinuosa figura davanti a me, avviluppata da fumi aromatici, mi da le spalle. Mi avvicino, si volta e mi sorride senza parlare. Mi fa cenno di sedermi su di una roccia che assomiglia ad una poltrona, lei si accomoda davanti a me, sorride e mi tranquillizzo. Mi porge un calice fumante, dovrei essere sospettoso, soprattutto perché il fumo che ne fuoriesce è verde ma sono sereno, Arianna mi ha messo a mio agio e posso iniziare la mia intervista.
Come è nata la tua passione per la recitazione?
Sicuramente è qualcosa che ho sviluppato sin da bambina, quando imitavo le scene dei film che amavo, da Mary Poppins a “La Storia Infinita”. La vera e propria passione però è scoppiata guardando la Galadriel di Cate Blanchett ne “il signore degli anelli”, quella performance mi spinse ad iscrivermi al corso di teatro del liceo. By the way, l'Ettore Majorana di Latina. Mi sono ripromessa che avrei studiato tantissimo per ottenere un ruolo così importante anche io.
Che scuole di recitazione hai fatto? Raccontaci il tuo percorso di attrice
Sono partita dal laboratorio teatrale del mio liceo Ettore Majorana di Latina, a cura di Vincenzo Castrichini. Poi ho preso una pausa per la Laurea, feci un patto con i miei: appena laureata avrei ripreso a studiare recitazione. E così è stato, il giorno dopo la laurea (in letteratura inglese) ho chiamato Enzo Provenzano, che è stato mio insegnante per tre anni presso il suo laboratorio “Le Tracce” di Latina. Ho provato a studiare recitazione in Scozia ad Edimburgo provando l'ammissione alla Queen's Margaret nel corso di Teatro ma ho fallito miseramente, ero ad un passo dal mollare tutto poi un inaspettato premio come “Miglio Attrice” ad un Festival di Cinema di Pavia con “Anna. Cronache di un'Attrice Emergente” di Daniele Misischia mi ha riportata in Italia. E da lì non ho più smesso. Mi sono spostata su Roma, mi sono iscritta al laboratorio di scrittura comica e cabaret “Makkekomiko” di Mago Mancini dove è nata la nostra “Matildà – Con l'Accento sulla A”. Ed ho vinto una borsa di studio con la Regione Lazio per il corso di “attori cine-televisivi specializzati in web serie” che mi ha portata a lavorare e studiare con Pupi Avati, Fabrizio Giannini e Ennio Coltorti. Ad oggi ho all'attivo tre ruoli al cinema e tanta voglia di migliorare e lavorare sempre di più.
Come è nata la serie “Matildà con l’accento sulla a” diventato ora un mediometraggio su Prime Video (per vederlo clicca qua)
In un pomeriggio di scrittura comica, si parlava degli opposti, dei conflitti che rendono comica una situazione e da brava anima macabra quale sono, ho subito pensato “immagina una sicaria che ha paura del sangue” e da lì, attingendo dalla mia memoria emotiva e al mio amore per “Leon”, è stata una catena di idee e situazioni nate tutte dalla conflittualità che può dare l'idea di una persona che svolge un lavoro di cui ha tremendamente paura. Il resto è stato semplicemente inserire elementi che si ispirassero al film di Luc Besson che “Matildà” vuole omaggiare, unito a situazioni in parte autobiografiche mi hanno aiutato tantissimo a rendere Matildà ancora più mia e più vera.
Hai scritto soggetto e sceneggiatura di “Matildà”? Che difficoltà hai incontrato?
Io ho scritto i soggetti e i dialoghi, della sceneggiatura se ne è occupato il regista Daniele Misischia. Lui mi ha aiutata tantissimo dandomi delle tracce con le location ben precise poiché facili da organizzare e sfruttare. Io ho scritto tutte le situazioni e i dialoghi, lui li ha sceneggiati tirando fuori i copioni di Matildà. E' stato un bellissimo lavoro di squadra dal quale ho imparato tantissime cose.
Quali sono i tuoi libri preferiti?
Oddio che domanda. Un sacco, come lettrice mi sono formata su tantissimi testi: Harry Potter, Tess dei D'Urbervilles, 1884, Il Dardo e la Rosa e boh no, non si può rispondere a questa domanda. Non sono in grado! Però forse uno dei libri della mia vita rimarrà “Il Buio oltre la siepe”.
Quali sono i tuoi film preferiti?
Qua vado sul sicuro: la storia infinita, il signore degli anelli e Mary Poppins sono i pilastri della mia vita cinefila e quotidiana, sono i film per i quali ho fatto scelte importantissime nella mia vita. The Blair Witch Project invece è il motivo per il quale mi sono appassionata alla stregoneria ed esoterismo. Come serie TV direi “Twin Peaks” che chiude il cerchio esoterico per eccellenza.
Che consigli puoi dare a chi si affaccia nel mondo della recitazione?
Pazienza, miei giovani padawan. La recitazione è uno di quei percorsi che inizia a dare i suoi primi frutti dopo tantissimo tempo, perciò abbiate pazienza e non smettere di seminare anche quando apparentemente non ottenete risultati. Con studio, dedizione, sacrifici e la testardaggine di non mollare, otterrete in cambio tantissimo. Poi, in questo lavoro i contatti sono fondamentali. Quindi non siate invadenti né insistenti con le persone ma cercate di esserci, di essere sul pezzo, di essere informati sempre. Come dice il detto, il caso coglie le menti già preparate, nulla piove dal cielo. E sopratutto sostenete il cinema italiano, i progetti indipendenti, cercate tutte le occasioni possibili per stare davanti la telecamera e fare pratica, questo è un lavoro davvero molto incostante, diventati amici della telecamera quando vi arriva l'opportunità; e non parlate male o per partito preso del cinema nostrano perché è dove alla fine vorremmo tutti lavorare, quindi tanto studio, buone scuole e tutta la pratica che riuscite a fare per conoscervi come attori e come persone.
Il tuo canale Youtube è seguitissimo, cosa ti ha dato l’input per aprirlo? (per vederlo clicca qua)
Conoscendo altre persone che ne avevano uno, sentirli parlare dei loro video e della possibilità che ti offre una piattaforma come Youtube di portare nel mondo la tua immagine e i tuoi contenuti. Non ci avevo mai pensato! I nonni mi hanno regalato la prima telecamera HD nel 2011 ed è stata quella con cui ho iniziato a girare i miei primi video.
Dicci tre cose a cui non rinunceresti mai nella vita.
Improvvisamente una nebbiolina sempre più intensa sale dalle rocce e mi avvolge, sento la mia testa leggera e l'immagine di Arianna svanisce. Mi accovaccio a terra e chiudo gli occhi, sperando che al mio risveglio tutto sia tornato alla normalità.
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Arianna Bonardi nata a Roma, ha vissuto a Latina, il suo curriculum è già ricco di importanti collaborazioni.
CINEMA
Il Mostro della Cripta, Film Prod. Mompracem 2020 ruolo: Luba Valmont
Skull Girl, Pilot serie TV Noose Industry 2019 ruolo: Eva
Peggio per Me; Riccardo Camilli 2018 ruolo: Caterina
Ogni Maledetto Natale, Wildside Production 2014 ruolo: Zia
Tutto molto bello, P. Ruffini 2014 ruolo: Morticia Addams
The Vatican, Ridley Scott 2013 ruolo: Suora
TV-WEB
Autrice Protagonista di “Matildà – Con l'Accento sulla A”, SERIE WEB; regia Daniele
Misischia 2019
“L'Anima de Roma” Web Serie ideata da Fabrizio Giannini, in collaborazione con The
Cerebros e Roma Bella. Ruolo: Schiava di Cesare.
Nexilia s.r.l, video content creator per webzine cine-televisiva “Violetta Rocks”
Pubblicità Postepay, “Il must di ogni vacanza”, 2014, regia di Daniele Cocola
Soltanto Parole, cortometraggio regia D. Misischia ruolo: Morte
Protagonista di Anna: Cronache di un'Attrice emergente SERIE WEB, regia D.