Incappai in questo libro circa quattro anni fa, per caso, tra i scaffali di una libreria, lo sfilai dal cofanetto e ne rimasi affascinato. Dopo averlo acquistato, lo portai a casa e ci misi diversi giorni prima di cominciare a leggerlo, affascinato dalle decine di “distrazioni” che conteneva. Possiamo definire “La nave di Teseo” un libro gadget, primo nel suo genere. D'altronde J.J. Abrams, noto regista e sceneggiatore, ci ha abituati a lasciarci a bocca aperta.
Ma andiamo per ordine. Il volume è diviso in due strati: il primo è il libro in sé, che sembra essere preso da una biblioteca scolastica, scritto da un certo V.M. Straka. Nelle prime pagine c’è anche il timbro che recita “Proprietà della biblioteca di Laguna Verda High School” e questo ci fa sentire un po’ ladri. Il secondo strato è voyeuristico, appuntati in ogni pagina infatti troviamo i commenti di due persone che comunicano esclusivamente attraverso quelle pagine: Eric e Jen.
Se il lettore non è preparato rimane confuso da tutte quelle parole, un po’ stampate, un po’ scritte a pennarello e un po’ a penna, non si capisce cosa leggere per prima. Il consiglio che molti danno è quello di fare diverse letture: prima leggere il romanzo vero e proprio e poi ricominciare dall’inizio e leggere i commenti a margine.
Eric è un dottorando cacciato dall’università ossessionato da V.M. Straka e intenzionato a scoprirne la vera identità, Jen è una studentessa universitaria. Inseriti nel libro ci sono anche vari indizi che i protagonisti si scambiano in questa loro indagine per scoprire chi sia questo fantomatico scrittore.
Di per sé la storia non è un granché ma alla fine si va avanti per riuscire ad arrivare al bandolo della matassa e conoscendo J.J. Abrams non è detto che questo avvenga.
Un prodotto da mettere in bella mostra in libreria e da mostrare agli ospiti, un libro-oggetto che riesce a far provare molteplici sensazioni e se la trama non è delle più belle, di certo la “scenografia” vi lascerà a bocca aperta.
Pro:
Bellissimo oggetto che ogni amante della lettura dovrebbe possedere
Contro:
Storia debole che non lascia nulla al lettore
Edito da Rizzoli
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