Passeggiare tra le strade di Manhattan per scovare oggetti dismessi e poi assemblarli in piccole scatole delle meraviglie creando storie, associazioni e nuovi significati: il mondo incantato di Joseph Cornell (Nyack, 1903 – 1972), riservato artista surrealista statunitense, è raccontato dal poeta Charles Simic (Belgrado, 1938) in Il Cacciatore di immagini. Una sinfonia di parole ed evocazioni da ascoltare leggendo.
«Da qualche parte nella città di New York ci sono quattro o cinque oggetti ancora sconosciuti che vanno insieme. Una volta insieme, faranno un’opera d’arte».
«Tutta l’arte è un’opera magica o, se si preferisce, una preghiera per una nuova immagine. […] La città è un’immensa macchina di immagini».
Pro: Un libro che permette di scoprire l’arte di Joseph Cornell attraverso la penna poetica del suo autore. Poche pagine ma ricche di riferimenti letterari, artistici, storici e non solo che stimolano considerazioni e approfondimenti; da leggere e studiare.
Contro: Sembra sempre che qualcosa sfugga…sarà davvero un contro?
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