Prima nazionale al Teatro Moderno di Latina dello spettacolo teatrale "Mi amerò lo stesso" dove la cantautrice Paola Turci si racconta. Un viaggio emozionante in cui è facile rispecchiarsi. Conosciamo la Paola bambina che tra le mille insicurezze affronta l'infanzia, che attraversa l'adolescenza ed incontra la musica. È facile innamorarsi di Paola, perché è una ragazza semplice, una de no' artri ed è facile empatizzare con le parole che volano
nell'aria tersa senza limiti. Danzano le parole, per poi adagiarsi sul cuore. È uno spettacolo che ti rimane dentro. Onesto e sincero, scritto magistralmente e magistralmente interpretato, consacrando Paola Turci anche come attrice oltre che a cantautrice. A tratti drammatica, l'interpretazione è soprattutto goliardica, sembra di essere a tu per tu con un amica che ti racconta momenti di vita. È aspra, dolce, spigolosa e ironica, ha mille sfaccettature ed è così coinvolgente che ti viene da pensare che è la tua vita che sta raccontando.
Poi all'improvviso tutto si ammanta di nero ed è il racconto del tragico incidente e lo vivi tutto, centimetro per centimetro di quell'asfalto maledetto. In quel momento affondi le dita nella poltrona per non sentire il dolore ma è inutile. Le parole sono taglienti come lamiere e la bocca impastata di sangue fa fatica a farne uscire il respiro. Noi siamo lei e te ne accorgi perché voltandoti per guardare le persone accanto, hanno tutte gli occhi lucidi.
Brava Paola, non ce lo avevi detto che volavi così ed ora su quel palco ti sei aperta con coraggio affermando che "Ti amerai lo stesso". Noi ti abbiamo sempre amato.