Quando Ludwig mise la firma sullo spartito si alzò in piedi e andò alla finestra, ancora la musica deliziava la sua mente. Le note accarezzavano i pensieri e il volto di lei sembrò essere lì, davanti a lui. Con le dita sfiorò le guance della donna, labbra rosee socchiuse facevano intravvedere l’emozione. La pelle, soffice richiamo, vibrò e avvolta dalla melodia lei fece una timida piroetta. La strinse a sé, padrone di ogni brivido del momento. La mano, fino ad un attimo prima decisa, era esitante. Un raggio di sole illuminò i loro volti vicini. Lei allungò la mano e gli accarezzò i capelli, lui chiuse gli occhi e una lacrima di poesia gli solcò guance. La stanza divenne una bolla in cui nessuno sarebbe potuto entrare. Lui sorrise, aprì gli occhi e non la vide più.
Für Elisa 27 April 1810
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