Quando nel 1975 George Lucas aveva pronta la sceneggiatura del suo nuovo film di fantascienza "Star Wars" pensò bene di prendere un ghost writer, Alan dean Foster, e scrivere un romanzo. Siccome il libro si rifaceva alla versione originale della sceneggiatura, alcuni episodi che leggiamo non sono presenti nel film.
Ecco le differenze tra libro e film (fonte Wikipedia)
- Nella prima edizione, la famosa frase d'apertura che apre ogni film di Star Wars, "A long time ago in a galaxy far, far away..." ("Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...") non è presente nel romanzo.
- Le maggiori differenze si situano nel prologo del romanzo, che si dilunga nello spiegare la storia precedente agli eventi narrati nel film. Presentato sotto forma di un estratto dal Journal of the Whills (Diario dei Whills), il prologo contiene il primo riferimento in assoluto al vero nome dell'Imperatore, Palpatine. La sezione racconta come l'ambizioso senatore Palpatine riuscì a prendere il potere facendosi eleggere Presidente della Repubblica per poi autoproclamarsi in seguito Imperatore. In questa prima descrizione, comunque, il personaggio di Palpatine appare maggiormente come una vittima delle macchinazioni dei burocrati dell'Impero piuttosto che come il "burattinaio" dietro il complotto. Ciò si deve al fatto che George Lucas all'epoca non aveva ancora sviluppato compiutamente il personaggio di Palpatine, lasciando carta bianca a Alan Dean Foster di descrivere l'Imperatore dal suo punto di vista. La concezione di Lucas del personaggio continuò ad evolvere nel tempo, fino a quando decise che Palpatine era il maestro di Dart Fener e divenne la vera personificazione del male in L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi.
- Molte altre parti del romanzo deviano dalla trama principale del film, includendo scene girate ma mai montate nella versione finale della pellicola. Tra queste citiamo la celebre scena dove Luke Skywalker e i suoi amici si ritrovano alla Tosche Station di Tatooine. È inoltre presente la scena del confronto tra Ian Solo e Jabba the Hutt che poi Lucas volle inserire nella Special Edition del film nel 1997; tuttavia, nel romanzo Jabba è descritto come "un grande e grasso bipede con un cranio peloso segnato dalle cicatrici", molto diverso da come apparirà in seguito ne Il ritorno dello Jedi.
- Ad un certo punto, Ian Solo menziona un suo amico Corelliano di nome Toccnepil (Lippincot al contrario). Trattasi di scherzoso riferimento a Charles Lippincott, al tempo a capo della divisione marketing di Guerre stellari.
- Altri vari dettagli minori presenti nel romanzo rispetto al film sono i nomi in codice utilizzati dai ribelli durante l'assalto alla Morte Nera, il termine ufficiale con il quale ci si rivolge ai robot è "meccanici" mentre viene lasciato intendere che "droidi" è solo un termine in slang, Obi-Wan Kenobi fuma la pipa, e nella scena dove difende Luke dagli alieni nel bar-cantina di Mos Eisley, affronta tre creature e non due, e ne taglia uno a metà con la spada laser prima di mozzare il braccio al terzo. Chewbecca viene descritto con brillanti occhi gialli. L'Ammiraglio Motti, l'uomo strangolato da Dart Fener nella sala riunioni della Morte Nera, non è presente nel libro, sostituito invece da un personaggio di nome Romodi, con molte cicatrici in volto. Il numero di riferimento del soldato Stormtrooper a guardia del Millennium Falcon è THX-1138 (riferimento all'omonimo film di Lucas), e non TK-421 come nel film. Il Grand Moff Tarkin è presente mentre la Principessa Leila viene torturata. La distruzione di Alderaan non è descritta nel romanzo.
- Anche la morte di Obi-Wan Kenobi è diversa, poiché è Dart Fener che lo sconfigge in duello e non è lui stesso che si lascia uccidere, per fornire un diversivo a Luke e agli altri per fuggire dalla Morte Nera. Inoltre nel libro ci si riferisce a Dart Fener con il titolo di Signore dei Sith, appellativo presente in vario merchandising dell'epoca, ma mai propriamente nominato nella trilogia originale. Infatti, il termine Signore dei Sith venne menzionato per la prima volta solo nel 1999 in La minaccia fantasma.
- In Guerre stellari, durante la battaglia finale, il caccia X-Wing di Wedge viene danneggiato da Dart Fener, costringendolo ad uscire dalla mischia, e quindi Biggs viene ucciso da Fener e dalla sua squadriglia. Nel romanzo invece, Biggs resta ucciso in battaglia, e solo dopo Wedge è costretto a ripiegare, a causa di un malfunzionamento del suo caccia.
- Alla fine del romanzo, oltre a Ian e Luke, Leila consegna una medaglia anche a Chewbecca, anche se deve mettersi in punta di piedi per mettergliela al collo.
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